In uscita ad aprile 2023
p. 270
COLLANA: Tempi Moderni — 31
ISBN: 979–12-80164–20‑9
Presentazione di Lucio Caracciolo
La Chiesa nasce universale, ma finora non era mai stata globalizzata: che non è esattamente la stessa cosa. Infatti, dall’avvento del primo papa extraeuropeo dei tempi moderni, la diplomazia della Santa Sede ha progressivamente modificato collocazione e proiezione, orizzonti ed alleanze. Da costola dell’Occidente, impastata nell’humus della tradizione greco-romana e ispirata dal logos delle democrazie liberali, a player tout azimut, a teologie e geografie variabili. Francesco ha rovesciato l’asse strategico del papato, attuando un gigantesco riposizionamento internazionale. Da Settentrione a Meridione, conforme ai diagrammi di crescita del cattolicesimo. Da Ovest a Est, in linea con il riassetto geopolitico del pianeta. Di conseguenza, il “Pontifex”, tenace costruttore di ponti, appare anche colui che ne ha tagliati, o ridimensionati, altrettanti, a cominciare dagli Stati Uniti: dando luogo a una contrapposizione senza precedenti tra le due “Case Bianche”, di Washington e del Colle Vaticano, divise su tutto, dall’ozono alle migrazioni.
Piero Schiavazzi, vaticanista di Huffington Post e Limes. Ospite frequente delle reti nazionali ed estere, dalla BBC alla NHK. Le Monde ha scritto di lui che “ha intervistato faccia a faccia più di 100 Capi di Stato e di Governo, insieme alle personalità più influenti del pianeta: da Madre Teresa a Nelson Mandela, da Yasser Arafat a Yitzhak Rabin, da Michail Gorbaciov a Lech Walesa”. È titolare presso la Link Campus University del primo insegnamento al mondo di Geopolitica Vaticana. Su incarico del Ministero degli Esteri ha coordinato e condotto un ciclo di quaranta manifestazioni in altrettante città del pianeta. Da 15 anni è direttore degli Eventi di Elea, prestigioso foro di confronto, ai più alti livelli rappresentativi, tra personalità della Chiesa e delle Istituzioni.