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Giugno 2016
pp. 320
COLLANA: La Critica – 4
ISBN: 978-88-97931-80-5
Prefazione di Enzo Scotti
Cesare Beccaria pubblicava il suo libro più famoso nel lontano 1764. Dei delitti e delle pene è stato scritto oltre due secoli fa e alcune cose sono cambiate. Alcuni delitti sono rimasti gli stessi, altri sono mutati insieme alla società. Ecco perché vogliamo riproporre un saggio con lo stesso titolo con l’aggiunta di 2.0.
Scrivendo il manuale, ci siamo resi conto però che l’eredità beccariana non è mutata nel tempo: “perché ogni pena non sia una violenza di uno o di molti contro un privato cittadino, dev’essere essenzialmente pubblica, pronta, necessaria, la minima delle possibili nelle date circostanze, proporzionata a’ delitti, dettata dalle leggi”. Dicevamo che alcuni delitti sono rimasti gli stessi, come la violenza contro le donne o l’abuso di minore, ma sono cambiati gli approcci giuridici nei loro confronti.
Tuttavia, non si può pensare che il carcere sia l’unica istituzione che si occupa dei carnefici. Al di là della psichiatria e della psicopatologia forense, servono nuovi metodi per riabilitare i colpevoli, anche quelli che vengono considerati convenzionalmente esclusi da una possibile e funzionale riabilitazione, come i tossicodipendenti, i femminicidi e i pedofili. Insomma, Dei Delitti e delle Pene 2.0 propone una disanima dei crimini attuali e avanza una proposta concreta per l’alternativa al carcere, che è oggi l’ultima istituzione totale.
Alessandro Meluzzi è docente titolare del corso di PsicologIa di Comunità, Laurea Magistrale – Facoltà di Psicologia, Università Salesiana di Roma, sede di Torino – IUSTO. Docente incaricato di Psichiatria forense – Master in Scienze Criminologico-Forensi, Università Sapienza di Roma. Docente incaricato di Comunicazione in Salute Mentale, Università degli Studi di Cagliari. Docente del Master di primo e secondo livello in Analisi comportamentale e Scienze applicate alle investigazioni, Link Campus University di Roma. Direttore scientifico presso la Scuola di Umanizzazione della Medicina, Regione Piemonte. Direttore scientifico e docente presso l’Istituto di Psicoterapia Analitico Esistenziale I.P.A.E. (ric. MIUR 2012). Presidente dell’Università Europea del Mediterraneo, Centro convenzionato OMS per Human Rights in Mental Health. Medico Psichiatra, Psicologo Clinico e Psicoterapeuta, presso gli studi professionali di Torino, Roma e Rimini. Consulente per Tribunali e studi legali e incaricato di perizie in materia civile e penale, familiare e minorile. Già deputato della XII Legislatura (Commissione Esteri, Commissione Politiche Comunitarie) e Senatore nella XIII Legislatura (Commissione Esteri, Commissione Sanità, Commissione Cultura-Istruzione). Già Console Onorario della Repubblica del Paraguay a Torino e membro del Corpo Consolare del Piemonte, (2000–2008). Autore di oltre duecento pubblicazioni scientifiche e di più di venti monografie in materia psicologica, psicoterapeutica, psichiatrica e antropologico-filosofica.
Maria Araceli Meluzzi è laureata in Diritto per le imprese e le istituzioni – Percorso per operatore giudiziario e dei corpi di Polizia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Torino. Collabora con la cattedra di Psicologia di Comunità dell’Università Pontificia Salesiana di Torino (IUSTO), con l’Università Europea del Mediterraneo, Onlus – Centro collaboratore OMS per Human Rights in Mental Health, e con l’Osservatorio giuridico italiano (OGI). È stata Presidente ed è attualmente Vicepresidente della Cooperativa sociale Agape Madre dell’Accoglienza per il disagio psichico adulto e giovanile e per la riabilitazione psico-sociale.