Clicca qui per acquistare l’eBook
Novembre 2015
pp. 133
COLLANA: La Critica – 3
ISBN: 978-88-97931-56‑0
Fra i vari modi di definire la globalizzazione, quello di una “società in rete” economico-finanziaria e comunicazionale-digitale o quello di una società planetaria in cui l’1% della popolazione detiene il 40% della ricchezza totale, questo saggio a due mani sottolinea invece l’aspetto culturale-antropologico. Dietro e dentro un mondo unificato dalla tecnologia asservita ad un gigantesco supermercato si annida una concezione mercantile-mercatista dell’uomo come tipico esponente dello scambio di prodotti, anche e specialmente speculativi, di servizi, di informazioni e dunque protagonista di un modello di sviluppo, esteso a tutto il pianeta, in cui i diritti dell’uomo si sono risolti sempre più nei diritti dell’azionista e del consumatore, in balia peraltro delle macro-corporazioni informatiche.
Ma non si può trascurare il fatto che nello scambio ciò che viene trasmesso è, anzitutto, la cultura di quell’Occidente euro-atlantico che dal primo capitalismo del secolo XVII è approdato al tardo-capitalismo dei secoli XX – il “secolo delle ideologie” – e XXI – celebrato all’insegna della “fine delle ideologie” – sulle ali di una scienza e di una tecnica la cui egemonia si è estensivamente ed invasivamente affermata, come sapere e come prassi, nello stesso costume e vissuto quotidiano. Un patrimonio culturale e cioè una concezione dell’uomo e del mondo che affonda le sue radici remote nell’humus greco-romano assimilato dal cristianesimo. E la linfa che l’albero frondoso della globalizzazione continua a succhiare da quelle radici testimonia una vitalità significativa non sottovalutabile nell’incontro-scontro delle civiltà chiamate a confrontarsi e a incrociarsi nell’odierno, pur squilibrato, processo di unificazione del genere umano.
Testimonianza affidata,” messaggio nella bottiglia”, a quella “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” del 1948, in cui è depositata la memoria di tale patrimonio culturale con al centro la persona umana di inconfondibile matrice cristiana, pur profondamente secolarizzata.
Orlando Todisco, laureato in Teologia e in Filosofia, è docente di Storia della Filosofia Medievale presso l’Università di Cassino e al Seraphicum di Roma. I suoi saggi più notevoli si dispongono su due linee teoriche: metafisica medioevale, espressione di una particolare saldatura tra finito è infinito, e l’umanesimo critico della filosofia contemporanea. I principali: Lo stupore della ragione (Padova, Messaggero 2003, II ed. 2008), Il dono dell’essere (ivi, 2006), La libertà fondamento della verità (ivi, 2008), La libertà creativa (ivi, 2010), Nella libertà la verità (ivi, 2013), La solidarietà nella libertà (Assisi, Porziuncola, 2015).
Claudio Vasale, professore straordinario di Scienza della Politica alla Link Campus University di Roma, già professore ordinario della “Sapienza”. È studioso di storia delle dottrine politiche, di storia del pensiero politico contemporaneo, di storia dei partiti e movimenti politici. Giornalista pubblicista, oltre ad avere diretto riviste di carattere culturale e politico e collane editoriali di carattere storico–politico, ha fondato e diretto per anni la Scuola di Giornalismo della Libera Università “Lumsa”, riconosciuta dall’Ordine dei giornalisti. È autore di vari saggi su temi sociopolitici.