Novembre 2020
pp. 336
COLLANA: Tempi Moderni – 25
ISBN: 979-12-80164-00-1
I Governi dell’Italia da Cavour a De Gasperi fino a Conte. Il formarsi del dualismo tra le grandi aree economiche e sociali del Paese: nascita, fine e riscoperta della questione meridionale. Oggi si può scegliere di superarla! Gli autori richiamano le politiche di Cavour per l’unità politica dell’Italia con l’assenso delle grandi potenze europee e la scelta libero-scambista. Si accentua il ritardo dello sviluppo industriale e il divario delle due aree del Paese. Nasce la questione meridionale e il dualismo si rafforza quando l’Italia passa al protezionismo per favorire lo sviluppo industriale del triangolo del Nord. De Gasperi affronta la questione meridionale e propone una via meridionale allo sviluppo del Paese. Non c’è sviluppo se non cancellando il dualismo. Le riflessioni degli autori proseguono con l’analisi delle politiche perseguite dagli anni ‘50: i risultati della prima fase, nel Mezzogiorno e in Italia, e quelli della seconda fase: l’espansione industriale nel Mezzogiorno. Con l’istituzione delle regioni si scompone l’unità della politica di sviluppo del Mezzogiorno. Segue il declino e la sparizione della questione meridionale dall’agenda del Paese. L’Italia ha oggi l’occasione per destinare i finanziamenti e i contributi europei a un progetto di ricostruzione e di sviluppo del Paese che riprenda il disegno unitario che non si è riusciti a raggiungere, lasciandolo incompiuto. Il Governo ha percepito la scelta che deve fare? Non per proporre un elenco di opere ma quel progetto di sviluppo che faccia del Mezzogiorno la leva per l’Europa mediterranea. A Conte, al Governo, al Parlamento e al pluralismo della società, i due autori rivolgono una limpida proposta non solitaria, richiamando documenti del Ministro Giulio Pastore che mantengono ancora oggi la loro attualità. C’è una classe dirigente che, guardando oltre la siepe, voglia rischiare di governare con un progetto di governo unitario e coerente?
Vincenzo Scotti, Fondatore e docente dell’Università degli Studi “Link Campus University”. È stato Segretario Generale del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno (1958-1968). Deputato per la Democrazia Cristiana nel Parlamento italiano (1968-1994) e Presidente del Gruppo parlamentare. Ministro dell’Interno; Ministro degli Affari Esteri; Ministro del Lavoro e Previdenza Sociale; Ministro per i Beni Culturali e Ambientali; Ministro per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie; Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile; Sindaco di Napoli; Vice Segretario della Democrazia Cristiana; Consigliere della Svimez e Docente di Economia dello sviluppo presso la LUISS. Autore di numerose pubblicazioni, tra le quali: Nuove frontiere per la politica (Franco Angeli, 1989), Un irregolare nel Palazzo (Memori, 2004), L’Italia corta (Datanews, 2010), Pax mafiosa o Guerra (Eurilink, 2012), Non fu un miracolo (Eurilink, 2016).
Sergio Zoppi è stato allievo di Giovanni Spadolini. Caporedattore della rivista Il Nuovo Osservatore diretta da Giulio Pastore. Presidente del Formez. Ha anche ricoperto altri incarichi pubblici. Si è sempre occupato di formazione direttiva e di organizzazioni complesse, dedicando anche un’assidua attenzione alla storia contemporanea. I suoi ultimi libri: Diciotto voci per l’Italia unita (il Mulino, 2011), Un singolare senatore a vita. Umberto Zanotti-Bianco (Rubbettino 2013), Una battaglia per la libertà “Il Saggiatore” di Gherardo Marone (Rubbettino, 2013), Pietre di confine (Rubbettino, 2015), Non fu un miracolo (Eurilink, 2016), Questioni meridionali – Napoli 1934-1943 (Il Mulino 2019).
RECENSIONE
Intervista a Vincenzo Scotti
Questione Sud. Ancora – Gazzetta del Sud