Maggio 2018
pp. 232
COLLANA: Studi e Dialoghi Giuridici – Ambito Privatistico 3 – Critical Studies in Private Law
ISBN: 978-88-85622-25-8
Il tema dell’oggetto della confessione si pone all’attenzione dell’interprete non privo di rilevanza pratica, in quanto, proprio sulla base dell’oggetto della dichiarazione, risulta definita la distinzione tra la confessione e altre dichiarazioni delle parti processualmente rilevanti, come il riconoscimento e l’ammissione, che si rivela complicata soprattutto per la difficoltà di discriminare, nella prospettiva del processo, il fatto dal diritto.
La prima sezione della ricerca è svolta nella prospettiva della evoluzione storica dell’istituto e in considerazione delle trasformazioni processuali incidenti, tanto sulla nozione della confessione e del suo oggetto, quanto sulla nozione di prova. La seconda sezione ripercorre l’evoluzione della nozione di oggetto confessione, in particolare, nel passaggio dalla disciplina del codice del 1865 a quella del codice del 1942, e si conclude con la proposizione di una definizione orientata dalla caratterizzazione dei fatti confessati come sfavorevoli al dichiarante e favorevoli all’altra parte; definizione che consente, altresì, di indicare un puntuale criterio di distinzione tra confessione e ammissione.
Daniela Noviello è ricercatore confermato-professore aggregato di Diritto processuale civile presso l’Università degli Studi “Link Campus University” di Roma. Membro dell’Associazione Italiana tra gli Studiosi del Processo Civile, ha partecipato a numerosi progetti di ricerca finanziati, di rilievo nazionale e internazionale. È autrice di monografie, articoli e saggi scientifici.