Dicembre 2017
pp. 342
COLLANA: Tracce – 6
ISBN: 978-88-85622-08-1
Prefazione di Piero Schiavazzi
Cento generazioni fa, in tempi dei quali ben poco sappiamo, visse Ibrahim, o Avraham, o Abramo. Cosa avrebbe detto il padre delle tre religioni occidentali, se ci avesse lasciato il suo testamento? Dal matrimonio con Sara alla promessa di Yahw ed alla nascita di Ishaaq, ecco il ritratto di un uomo avventuroso e romantico, devoto, saggio ma non immune da difetti. Ibrahim rappresenta un poco ognuno di noi, indipendentemente dalla nostra fede o dal colore della nostra pelle. Che crediate in Allah, Yahwé o al Dio dei cristiani, Abramo è stato una figura fondamentale per la cultura e la fede dei vostri antenati. In queste pagine, si raccontano le sue imprese e la sua storia, inquadrata nella cornice suggestiva dei racconti del ciclo di Qumran, di cui questo romanzo rappresenta la terza e (per ora!) ultima appendice, dopo Il falegname Yussuf e suo figlio Yeshua (Eurilink 2012) e Il libro di Noach (Eurilink 2014).
Matteo Nicolosi (Milano, 1982) è un giovane autore, appassionato di storia, sia antica che contemporanea che si è già cimentato con il primo romanzo Il falegname Yussuf e suo figlio Yeshua (Eurilink 2012), di una serie “Il ciclo di Q’mran” che, con Il Libro di Noach, (Eurilink 2014), prosegue verso una dimensione sempre più vicina al racconto mistico e filosofico e che di certo è ben lontana dal concludersi. Lavora da anni nel campo della comunicazione e ha pubblicato inoltre, la raccolta di racconti “L’illusione del tempo”.
Tempo di Libri 2018, Milano, 11 marzo – Presentazione del volume
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