Ottobre 2018
pp. 200
COLLANA: La Critica – 9
ISBN: 978-88-85622-34-0
Il testo affronta i temi della crescita economica e della disuguaglianza sociale, analizzando quale sia la relazione tra i due aspetti e quali le politiche sociali e di attivazione necessarie per evitare che i cambiamenti dell’economia producano diseguaglianza e povertà.
Vengono approfondite le condizioni e le caratteristiche della disuguaglianza in Italia e dei contesti di povertà, con particolare attenzione alla povertà derivante dalla mancanza di lavoro o di condizioni di occupabilità. L’esame dei modelli e dei sistemi di protezione sociale presenti in Europa ed in Italia è seguito dall’analisi della prospettiva del passaggio dal welfare al workfare, dai sistemi assistenziali a quelli promozionali. In questo senso il testo approfondisce l’intervento della misura del reddito di inclusione (Rei) ed il ruolo del principio dell’attivazione nel mercato del lavoro (la “capacitazione”) come linea guida delle misure promozionali e di inclusione attiva. In ragione della funzione dei Fondi europei per l’inclusione e delle politiche nazionali e comunitarie, vengono prese in esame le istituzioni e gli strumenti per l’attivazione in Europa in Italia.
Il criterio guida dello sviluppo umano, anche in riferimento all’indice promosso dalle Nazioni Unite, implica una riflessione sulla necessaria integrazione tra le politiche sociali, formative e del lavoro e sul processo di rafforzamento degli strumenti e dei servizi di intervento. Si affronta in questo senso il tema della governance delle istituzioni preposte al governo dei mutamenti sociali in Italia e la prospettiva data dal reddito di cittadinanza, anche in chiave europea.
Il volume si conclude con un approfondimento finale che indica la necessità di un cambio di paradigma, per evitare che i mutamenti dell’economia comportino un aumento delle condizioni di povertà e di disuguaglianza: la necessità di un diverso modello politico perché si affermi un nuovo modello sociale, in grado di favorire un più equilibrato rapporto tra politica e finanza attraverso adeguate misure redistributive e politiche di inclusione attiva e di cittadinanza.
Romano Benini è professore straordinario di Sociologia economica e del welfare presso la Link Campus University di Roma e docente presso l’Università La Sapienza di Roma. È consulente tecnico di istituzioni, agenzie pubbliche ed aziende italiane. Collabora con la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa CNA e con la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Fa parte del comitato di sorveglianza del Fondo sociale europeo, del comitato nazionale per l’apprendimento permanente e dirige il master in Management delle politiche per il lavoro presso la Link Campus University di Roma. Ha pubblicato numerosi testi che raccontano la vicenda sociale e politica italiana, tra cui Saper fare (2010), Italia cortigiana (2012) e Destini e declini (2015), oltre a Nella tela del ragno (2014) e Il fattore umano (2016), sull’impatto delle politiche del lavoro e per il Made in Italy. Giornalista economico, è da molti anni autore e conduttore dei principali programmi di comunicazione televisiva sul lavoro della Rai: Okkupati, in onda dal 1998 al 2011 e Il posto giusto in onda dal 2014 su Rai 3.