Dicembre 2009
pp. 338
COLLANA: I Saggi – 3
ISBN: 978-88-95151-17-5
Le elezioni presidenziali del novembre 1968 conducono alla Casa Bianca il repubblicano Richard Nixon. La nuova Amministrazione repubblicana, caratterizzata dall’importante presenza di Henry Kissinger, dal rafforzamento del National Security Council e dall’intenso lavoro dell’intelligence statunitense, annuncia l’ipotesi di un negoziato globale con l’Unione Sovietica. È in questo delicato scenario internazionale della distensione, ancora condizionato dalla tragedia del Vietnam, che i tanti attori della politica estera americana seguono e partecipano alla crisi del centro-sinistra italiano, assistono sgomenti alla scissione socialista del ‘69, agli attentati di Piazza Fontana, si interrogano, talora con valutazioni antitetiche, sulle aperture di Aldo Moro ai comunisti (“la strategia dell’attenzione”), sulle ipotesi di contrastare più attivamente l’avanzata del PCI, sul tentativo di Giorgio Almirante di rinnovare in senso democratico la proposta politica del Movimento Sociale e, infine, sulle oscure trame golpiste del generale Valerio Borghese. Basato su una documentazione largamente inedita, questo volume cerca di ricondurre al quadro mediterraneo le coordinate della politica dell’Amministrazione Nixon verso l’Italia.
Valerio Bosco, dottore di ricerca in Storia delle Relazioni Internazionali, è giornalista pubblicista e collabora con il quotidiano America Oggi. Ha lavorato presso le missioni del Lussemburgo e del Principato del Liechtenstein alle Nazioni Unite. Direttore di ricerca presso il Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS), collabora con la rivista Osservatorio Strategico e lavora attualmente come esperto associato in affari politici presso l’Ufficio di collegamento delle Nazioni Unite con l’Unione Africana ad Addis Abeba (Etiopia).