Febbraio 2015
pp. 134
COLLANA: Alumnia — 3
ISBN: 978–88-97931–42‑3
Sebbene il binomio banche e cultura non sembra avere proprietà in comune, dopo un’attenta analisi introspettiva gli elementi caratteristici sono in realtà più vicini di quanto sembri. La relazione tra banche e cultura ci permette di capire come le differenze delle varie industrie bancarie sparse per il mondo trovino la loro origine all’interno delle peculiarità culturali dei paesi di appartenenza.
Nel seguente saggio vengono presi in esame due casi di studio rappresentativi: il caso dell’industria bancaria islamica e quello del settore bancario giapponese. Nell’industria bancaria islamica appare con estrema chiarezza la presenza della legge coranica espressa all’interno del codice di leggi morali chiamato Shari’ah. La finanza islamica risulta fortemente influenzata, nonché limitata, dai divieti presenti nella Shari’ah; i dati statistici raccolti riportano come l’offerta di prodotti finanziari islamici non sia in grado di ricoprire in pieno la domanda, generando una ampia domanda latente all’interno dell’intera industria. Per quanto riguarda l’industria bancaria giapponese il lavoro incentra la propria attenzione sull’influenza che gli elementi culturali dell’armonia, il concetto del wa e dell’ordine naturale, il concetto del do, abbiano influenzato il sistema nel suo complesso e nelle sue dinamiche interne.
L’elemento principale che viene posto in luce in quest’ultimo caso di studio è la presenza all’interno della corporate governance delle banche giapponesi di due tipologie di gerarchie: la prima prettamente formale, che trova le sue origini all’interno dello statuto societario, la seconda presenta una natura strettamente informale, ed è dovuta all’insieme delle relazioni gerarchiche informali che nascono all’interno della struttura sociale. Risulta dunque chiaro, alla fine del lavoro, come la razionalità all’interno dell’industria bancaria non sia altro che il prodotto dell’irrazionalità culturale che ha plasmato e forgiato quelle che noi al giorno d’oggi consideriamo usanze e consuetudini bancarie.
Nicolò Maria Spelgatti è nato nel 1990 a Velletri (RM). Si è laureato con lode al corso magistrale e triennale in Gestione Aziendale Internazionale alla Link Campus University di Roma. E’ membro del Mensa dal 2009. Dal 2013 ha intrapreso una collaborazione letteraria presso una rivista culturale online, pubblicando saggi nell’ambito dell’economia dell’Estremo Oriente; ha inoltre partecipato ad alcuni programmi radiofonici in qualità di opinionista nel settore economico cinese. Sta approfondendo i sui studi nell’ambito dell’innovazione finanziaria partecipando all’MBA in Innovation and Finance.