Giugno 2012
pp. 232
COLLANA: Tempi Moderni – 7
ISBN: 978-88-95151-69-4
Prefazione di Vincenzo Scotti
Introduzione di Aldo Musci
Si pensa che criminalità e Stato siano due realtà contrapposte. Questa convinzione vede nello Stato un’entità omogenea che agisce allo scopo di far rispettare la legge e nel crimine organizzato – come ad esempio il narcotraffico – un soggetto che agisce secondo modalità che infrangono la legge.
Per il raggiungimento di questi due obiettivi lo Stato ricorre alla coercizione mentre il crimine organizzato alla corruzione, al sequestro, all’omicidio o al terrorismo.
Gli studi più recenti dimostrano anche che il rapporto tra Stato e crimine organizzato non sempre è basato solo sullo scontro. Utilizzando la teoria delle reti sociali è possibile analizzare la molteplicità delle relazioni funzionali tra le reti criminali organizzate e le istituzioni pubbliche che, in alcuni contesti, “riconfigurano lo Stato” a proprio vantaggio.
Luis Jorge Garay-Salamanca, ingegnere industriale. Docente di Economia, Università delle Ande, Bogotà, Colombia. Dottore in Economia, MIT (Massachusetts Institute of Technology), Cambridge. Visiting scholar (studioso ospite, ndt), Università di Oxford e Cambridge. Consulente presso la Banca Interamericana per lo Sviluppo, del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo in Colombia, dei Ministeri della Pianificazione, delle Finanze, del Commercio Estero e degli Affari Esteri. Attuale Direttore del National Process of Verification of Human, Social and Economic Rights dei profughi colombiani. Dal 2088, Direttore presso la fondazione Metodo della sezione “Riconfigurazione dello Stato Corrotto” che si occupa di progetti di ricerca in Guatemala, Colombia e Messico. I risultati delle sue ricerche sono stati presentati in Europa, Africa e America Latina. Autore di oltre quaranta libri e numerosi saggi pubblicati su riviste specializzate della Colombia e degli Stati Uniti sulle seguenti tematiche: migrazione internazionale e rimesse di denaro, commercio internazionale e integrazione economica, gestione del debito estero, sviluppo industriale e competitività internazionale, globalizzazione, corruzione e cattura dello stato ed esclusione sociale.
Eduardo Salcedo-Albarán, filosofo. Laureato in Scienze Politiche, Università delle Ande, Bogotà, Colombia. Cofondatore e Direttore presso la fondazione Metodo della sezione “Metodologia”. Le sue ricerche riguardano tematiche sul crimine organizzato transnazionale, il sequestro, la corruzione, il narcotraffico e i processi di Cattura dello Stato applicati all’Intelligenza Artificiale. Tra il 2004 e il 2006, è stato Consigliere presso l’Ufficio di Presidenza e agenzie per la sicurezza nazionale in tema di strategie anti-crimine. Consulente e ricercatore presso fondazioni e istituti quali Transparency International e Global Integrity, in America Meridionale, Centrale e Settentrionale. Ricercatore e attivista per la rivista Seed e per diversi libri e periodici nel campo della conoscenza scientifica ed empirica. Tra il 2007 e il 2009, docente di corsi su Concetti Fondamentali dell’Evoluzione e Genetica rivolto a filosofi e sociologi; Concetti Fondamentali di Intelligenza Artificiale rivolto a sociologi; Introduzione al Pensiero Scientifico rivolto a Psicologi, presso una delle più prestigiose università della Colombia. Ricercatore presso la fondazione Metodo in materia di transdisciplinarità nel narcotraffico in Columbia, Guatemala e Messico e altri paesi. Autore e collaboratore di una decina di libri e una quarantina di saggi. Nel 2010, collaboratore presso la Edge Foundation, inc. e The Third Culture, cenacolo di “alcune delle menti più brillanti del mondo”.